Mia mamma con tragicomica drammaticità mi guarda uscire di casa e mi intima: “Mi raccomando, quando devi consegnare i cataloghi degli abiti, stai bene attenta a non intercettare le mani dei clienti. Usa il catalogo come distanziatore naturale. C’è l’emergenza Ebola in Europa”.
Per un’ipocondriaca di livelli imbarazzanti come me questo non è tetro sarcasmo, è un’induzione al panico. Nonostante questo ho tranquillizzato mia madre e ho ragionato su questa cosa del catalogo tra me e il resto del mondo.
Non preoccuparti mamma, faccio così con tutto. Sto bene attenta a non avere un contatto diretto con nessuno, a non far intercettare davvero le mie mani tremanti, e con estrema professionalità e no chalance interpongo cataloghi sfavillanti e luccicanti, bellissimi e precisi, completi e dettagliati tra me e il resto del mondo.
Sono previdente? Sono timorosa? Sono paranoica? Sono furba? Sono esagerata?
Tanto il risultato è sempre lo stesso. C’è un dolore che mi lacera le vene e che non si spegne mai. E io posso solo trattenere il fiato.
Questa mia tremenda abitudine, di perdere qualcosa che non ho mai avuto.
Prima di Ebola io mi preoccuperei dell’influenza classica 🙂
Io mi preoccupo per tutto. È la mia maledizione.
Io faccio il ganzo che non si preoccupa per niente e poi si becca tutto e si dispera senza poterlo dare a vedere. Una maledizione un po’ differente ma altrettanto fastidiosa.
Comunque sono convinto che ora come ora l’influenza sia piú pericolosa di Ebola in Italia.
(Sperando di non incappare nella mia maledizione)
In generale, l’Ebola è sempre più preoccupante dell’influenza normale.
Ma bisogna guardare lo specifico, guai a guardare il generale, guai!
Per me lo è anche nello specifico..
E quindi non vuoi guardare nulla?
Scusa non ti seguo.
Se sono guai a guardare il generale e guai a guardare lo specifico, e tu non vuoi guai allora non vuoi guardare nulla?
Non hai capito. Io parlavo dell’Ebola. Per me è più preoccupante dell’influenza anche nello specifico caso dell’Italia. In pratica io guardo tutto, il generale e lo specifico.
Ahhh! Scusami, avevo proprio capito male!
antipasta, ma questa còsa dei cataloghi, cioè lavori a fare e distribuire i cataloghi della moda tu,o insomma degli abiti?
In questo momento lavoro per un negozio di abiti da sposa, in fiere varie..:)
madonnina.
è un lavoro bislacco, mh?
Ci vuole un bel vestito, un bel sorriso e una bella pazienza..
lavoro bislacco in italia, direi di no, saré. ladri, puttanieri e lestofanti, ma guai a non sposarsi in chiesa con l’abito bianco.
amme, hai ragione. a volte la mia ingenuità è tipo fiabesca. da mondo in cui conta il contenuto, conta quello che si è, e non dentro dove ci si mette.
(poi ho espresso il mio desiderio di uno spudorato abito color ottanio corto semmai dovessi sposarmi in comune un giorno. ma l’altro intero del duo, amme, mi sa che è della tua opinione. che ci facciamo di un contratto mica ne abbiamo bisogno per dirci che ci siamo scelti, mi dice sempre.)
(che poi, mi son sempre chiesto: ma chi l’ha inventato il color “ottanio”? posto che se ci ha messo sopra un TM col tondino s’è messo da parte la pensione…)
non saprei amme, però, onestamente, non lo trovi un colore di festa?
sì, molto!
Esiste un metodo per superare tutte le paure del mondo. Morire. La calma, infatti, è proprio la virtù dei morti. Si tratta di un rimedio forse drastico e difficile da sopportare, però pare che funzioni. 😀
Ahahah non so se ridere o se piangere. Grazie per aver aggiunto ansia alla mia ansia. Ho un’ansia ansiosa! 😉
Mi incuriosisce questo lavoro, più che altro ogni occupazione che richieda un contatto face to face col prossimo, avendo fatto anche io una cosa simile in passato.
Si incontra il mondo, nevvero? Cioè non nel senso geografico, ma proprio di casi particolari, umani ecc
Hai una borsa borchiata (se vedo bene nella foto)
Si è vero, il face to face oltretutto non è il mio forte, neanche per distribuire un catalogo! Comunque si incontrano diversi personaggi, confermo e questo è divertente.
Si. Vedi bene, qualche borchia c’è 🙂
preferisco il rischio ebola ma non rinunciare a un potenziale abbraccio 😉
sorriso (e stretta di mano) ahahha
Stretta di mano che mi mette agitazione. 😉 grazie caro
Hahahah ma dai. Giuro non ho l’ebola 😉
Sai, ha anche 20 giorni di incubazione..Non si sa mai…;)
Hahaha ok porto i guanti 😉
Visto che tutti la odiano, i supporto l’Ebola. Se no si sente sola.
Bravo Zeus, così ci piaci! Anticonvenzionale.
Mi spaventano di più i vestiti da sposa 😀 ehehehe
Ahahah eh è un mal comune
Mi hai ricordato mia madre che ad ogni mio viaggio mi avverte sui pericoli del mondo.
Devo andare in Islanda? – Attento ai vulcani! – Come se ti potessero sorprendere senza via di scampo.
Devo andare verso est, anche appena al di là dell’Adriatico? – Lì fanno gli attentati!
Devo andare in Africa? – Rapiscono i turisti!
Devo andare in Giappone? – E le radiazioni?
Dalle mamme non si scappa. Il bello è che, in queste loro assurdità, ogni tanto ci azzeccano.
Mai mettersi contro una mamma tra le altre cose! Ricordiamocelo! 😀
come ho detto anche a mia moglie, se vuoi ti faccio un elenco delle cento malattie mortali (se non curate) che puoi contrarre con maggior facilità e minor sforzo dell’ebola.
🙂
ml
Meglio di no! 😛
Se ascolti loro dovremmo essere già tutti morti da un pezzo di muccapazzafebbresuinasarsinvasionialieneterrorismoechecazzomidimenticoancora. Cosa c’è di meglio che creare paure nella gente per depistare tutto il resto che crolla?
Un 🙂 per non dimenticare la paura.
Si è Vero ma purtroppo nel caso dell’Ebola si è fatto esattamente il contrario..
Mi ha colpito tanto… il fatto che ti sei messa a ragionare non sull’ebola, o sull’ipocondria di tua madre, ma su questa cosa del catalogo come distanziatore fra te e il mondo.
E mi sono venute in mente solo cose facili da dire: che se non vuoi il contatto con gli altri è perché devi ritrovare il contatto con te stessa.
E (sulla “abitudine a perdere qualcosa che non hai mai avuto”) che, secondo lo zen, più stringi il pugno e meno acqua riesci a prendere.
Ma so che sono cose facili da dire… però ce n’è un’altra: che se l’hai scritto in un post l’hai visto, e se l’hai visto hai già fatto la maggior parte del lavoro. Un abbraccio 🙂
Grazie mille per questo commento..sono tutte ipotesi potenzialmente giuste le tue. Soprattutto una, e cioè che lo vedo. Lo vedo bene. Ti abbraccio anche io!